Il tuo smartphone si scarica troppo velocemente? In questa guida vediamo trucchi e consigli per aumentare la durata della batteria del telefono, analizzando anche le cattive abitudini che alla lunga ne accorciano l’autonomia.
Molti dei consigli e delle impostazioni di cui parleremo sono equivalenti tra Android e iOS, cambia solo il percorso per arrivare ad attivarle e il modo in cui i produttori chiamano tali opzioni.
Paragrafi principali della guida
La ricarica rapida o la ricarica lenta?
Ormai sempre più punto focale dei nuovi smartphone, la ricarica rapida è arrivata a potenze che prima sembravano impossibili, basti pensare che la Xiaomi HyperCharge sfrutta ben 120W! Ma cosa porta l’utilizzo eccessivo di questa funzione?
Sicuramente un aumento della temperatura, e di conseguenza una maggiore usura della batteria, non a caso con gli ultimi aggiornamenti software tutti i produttori si sono adeguati andando a inserire tra le opzioni di carica la cosiddetta ”carica adattativa”. Ad esempio nei Samsung è presente nelle impostazioni sotto la voce ”Protezione della batteria”.
Questa funzione evita che la batteria si carichi subito al 100% e ne rallenta la ricarica basandoci sulle nostre abitudini, per cui memorizza quando carichiamo lo smartphone (per esempio tutta la notte mentre dormiamo) e dilunga la carica invece di dare subito la massima potenza.
Carica al 100% si o no?
I cicli di vita della batteria dello smartphone ne diminuiscono l’autonomia, parliamo di portare lo smartphone a scaricarsi (vicini allo 0/10%) per poi ricaricarlo al massima della sua capacità al 100%. È una pratica da evitare ed è consigliabile gestire in maniera diverse le ricariche.
Anche qui i software dei telefoni hanno fatto passi in avanti, nelle impostazioni tra le voci di ricarica e gestione della batteria ormai tutti hanno la possibilità di limitarne la carica a una data percentuale, che solitamente è l’80%.
Ad esempio Samsung sconsiglia di tenere la batteria sempre carica al 100%, così come sconsiglia di scendere al di sotto del 20% durante il suo utilizzo. Naturalmente se siamo fuori casa e non abbiamo alternative allora c’è poco da fare, ma con una corretta gestione del telefono possiamo aumentarne l’autonomia ed evitare di scendere a percentuali critiche.
Impostazioni e consigli per aumentare la durata
Dopo aver visto alcuni consigli per evitare che la batteria degradi troppo, vediamo ora come aumentarne l’autonomia andando a diminuire i consumi durante il suo normale utilizzo.
Lo schermo (luminosità e risoluzione)
Lo schermo del telefono è uno dei principali componenti che influenzano la durata della batteria, per evitare un consumo troppo elevato è meglio usare una luminosità non troppo elevata (o lasciare quella automatica così sarà lo smartphone a gestirla) e impostare una risoluzione nella media (giusto compromesso tra qualità e autonomia).
La risoluzione non è selezionabile in tutti i telefoni, ma ad esempio nella gamma Samsung Galaxy sotto la voce ”risoluzione schermo”, possiamo scegliere tra diverse opzioni, più è bassa e minore sarà il consumo della batteria. Stessa cosa per il refresh (60hz, 100hz, ecc) dello schermo che in molti casi è di base impostato su adattivo e viene gestito dal telefono in base alle situazioni e alle applicazioni in uso.
Applicazioni e consumi della CPU
Dopo lo schermo uno dei principali componenti energivori dello smartphone è sicuramente il processore, quest’ultimo viene sollecitato maggiormente su determinate applicazioni, ma su quali nello specifico?
Andando nelle impostazioni del telefono, alla voce batteria troveremo tutte le statistiche e tra queste anche quella relativa ai consumi delle applicazioni. Una volta individuate quali consumano più batteria possiamo apportare degli accorgimenti per limitarle, ma il tutto varia a seconda della tipologia di app.
Ad esempio in alcuni casi è Google Maps che continua in background a trovare la posizione e quindi utilizzare il GPS, per limitarla andiamo alle impostazioni, poi applicazioni e troviamo Maps. A seconda poi del marchio del telefono potrete ridurne l’utilizzo in background impostando una modalità batteria con limitazioni (l’app funzionerà quindi solo quando realmente la state utilizzando).
In altri casi, soprattutto su telefoni di fascia medio bassa la causa principale che riduce la durata della batteria è l’applicazione di Facebook. La soluzione ideale è disinstallarla e usare il social network direttamente da browser. Consiglio, una volta aperto Facebook da browser (esempio Firefox), cliccate sui tre puntini delle opzioni e fate ”Aggiungi a schermata home”, così vi creerà un’app che in realtà è un collegamento, con consumi notevolmente ridotti.
Gestione della connettività
Terzo punto principale per gestire al meglio la durata della batteria dello smartphone è un corretto utilizzo delle varie connettività che il telefoni ci offre.
Disattiva le funzioni quando non le utilizzi. Sei fuori casa? Allora probabilmente il Wi-Fi non ti servirà. Non stai usando il navigatore? Disattiva la posizione/GPS, è una delle più energivore del telefono quando viene usata. Sei in casa? Meglio usare il Wi-Fi e disattivare la connessione dati. Non hai le cuffiette collegate? Non lasciare il bluetooth acceso senza motivo. Far diventare questi consigli una abitudine aumenterà l’autonomia della batteria senza rinunciare a nulla, ma usando le funzioni solo quando necessarie.
E se lo smartphone ha troppi cicli di ricarica?
Infine la soluzione nel caso il tuo smartphone abbia più di due anni, possiamo riportare l’autonomia alla massimo procedendo con la sostituzione della batteria, su Amazon si trovano solitamente kit completi di accessori per lo smontaggio sui 30€ circa (varia naturalmente a seconda del modello dello smartphone). Non è un’operazione alla portata di tutti ma neanche così complessa, meglio se fatto aiutandosi passo passo con le varie guide che si trovano su YouTube. Oppure in alternativa portarlo a un centro specializzato in riparazioni, ma i costi triplicano andando ad aggirarsi sopra le 90€.